venerdì 7 febbraio 2014

Teoria del campo

In queste ultime lezioni stiamo studiando la teoria del campo,una teoria messa a punto nel 1971 da un docente e studioso di arti grafiche Attilio Marcolli divenuto fondamentale per tutti quelli che si occupano di design, progettazione e comunicazione visiva in genere. Il suo studio si rifà alle teorie della Gestalt, secondo la quale la nostra percezione avviene per modelli e per configurazioni che si sono formate man mano nella nostra mente.
Questacaratteristica è molto importante per tutti quelli che si occupano di comunicazione visiva e che vanno alla ricerca di forme forti da usare nella comunicazione persuasiva.
La teoria del campo, muovendo da presupposti gestaltici e topologici, in estrema semplificazione dice che possiamo considerare come “campo” un insieme di elementi, un territorio, una zona delimitata in cui avvengono certi fenomeni o comportamenti secondo regole o criteri che valgono solo all’interno, del campo ma all’esterno non valgono più. Per semplificare ancora potremmo dire che il campo è un limite entro cui valgono certe regole. Il limite può essere fisico (un recinto) o concettuale (una categoria). Le regole possono essere leggi di natura o di diritto, o convenzioni su cui ci si mette d’accordo.
 
Ecco qui alcuni miei esempi.





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